LA CONGIURA/ GIULIO CESARE LA CONGIURA/ GIULIO CESARE
22-11-2022 - Teatro Verdi Giuseppe
Mar
22
Nov 2022
orario: 18:00
dove: Teatro Verdi Giuseppe, Casciana Terme (Pisa)
Galleria Toledo produzioni
LA CONGIURA/ GIULIO CESARE
da William Shakespeare
drammaturgia e regia Laura Angiulli
con Bruno Tramice, Alessandra D’Elia, StefanoJotti, Paolo Aguzzi, Antonio Marfella, Andrea Palladino
impianto scenico Rosario Squillace
disegno luci Cesare Accetta
illuminotecnica Lucio Sabatino
assistente Martina Gallo
Ispirata in parte all’esposizione che ne fa Plutarco in VITE PARALLELE, nell’opera di William Shakespeare
l’immagine del grande Cesare, dell’infallibile condottiero, si svuota di gloria e di potenza nelle notazioni
volutamente malevole dei personaggi complementari, piuttosto che nella costruzione dell’immagine del
personaggio stesso, rapidamente illustrato e portato a morte nello sviluppo dell’opera già nella prima parte del
terzo atto. Così che, di tutta funzionalità -al fine della congruenza della trama- risultano le circostanziate sue
fragilità, citate con malcelata inimicizia dagli avversari, e protese allo svilimento della di lui figura. Nessuna
citazione delle gesta militari delle conquiste e dell’ampliamento dei confini dei territori, del rafforzamento della
consistenza dello Stato romano: Cesare viene descritto come un piccolo uomo, mezzo sordo, piagnucoloso,
affetto dal “mal caduco”, soggetto a superstizioni di basso profilo. Il ruolo di primo piano va al tema della
congiura e dei personaggi che la ordiscono, su istigazione di
Cassio, ma anche di Bruto arreso all’azione omicida nel nome di una presunta “libertà”, per quest’ultimo non
senza un faticoso dissidio tra sentimento e ragione; accanto ai protagonisti dell’evento si aggiungono numerosi
personaggi, per l’appunto i congiurati, che con rapida presenza s’affacciano al dramma, per lasciare poi nel
sanguinoso epilogo i due fratelli, principali autori dell’assassinio di Cesare. Si aggiunge Porzia, in prima scena in
sofferente condivisione con le sorti del marito Bruto, successivamente insofferente spettatrice dei rivolgimenti
politici in Roma, quindi tragicamente portata alla morte. Ma nel complesso dell’opera – ed è questo forse il
punto di maggiore interesse-si disegna e si rappresenta con ogni conseguenza dell’evidente declino quella
Roma flagellata da lotte-uccisioni-corruzione, nel corpo della classe dirigente dello Stato. Al proposito, si
riportano con interesse le parole tratte dall’introduzione di Agostino Lombardo all’opera edita da Feltrinelli, che
si suggerisce di leggere nella sua interezza per una molto apprezzabile illustrazione critica: “Un mondo oscuro,
sfuggente, problematico e senza coerenza .. un mondo che l’uomo (e cioè l’uomo moderno) deve ormai
affrontare con le proprie forze e al quale deve tentare di dare un significato senza appoggiarsi a un universo di
dei… L’uomo copernicano, l’uomo della riforma.. è solo con la propria ragione e la propria coscienza e scienza:
solo come Bruto di fronte al problema dell’uccisione di Cesare” (Agostino Lombardo) E nel personaggio-Bruto
s’incarna, nella suggestione dell’autore, la crisi dell’Inghilterra elisabettiana percepita nel travaglio di un
passaggio politico dalle conseguenze oscure. Non sembri insensato il rintracciare nel complesso intreccio
dell’opera, e dei temi cui s’affida, anche le tracce degli elementi nei quali si coagulano la sofferente stagione del
nostro presente e le incerte soluzioni per il tempo a venire.
Ingresso 11 euro; 9 ridotto Info e prenotazioni 3280625881/3203667354
In onore ai nostri amici di Galleria Toledo di Napoli
Dopo lo spettacolo su prenotazione cena Napoletana nel Foyer del teatro
Su prenotazione menù fisso 20 euro
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